Il Comune di Camerino ha sempre “arrancato” nel far fronte all’emergenza e nella gestione della ricostruzione. Le cause sono molteplici: dall’eccezionalità e dalla drammaticità dell’evento, al mancato adeguamento, per tempo, dell’Ufficio Tecnico, luoghi di lavoro assolutamente inadeguati fino alla carenza di proposte e di intervento degli assessorati. A questo vanno aggiunti, non meno rilevanti, i meccanismi regionali che ancora non sono in grado di mettere a “regime” le procedure decisionali e una legislazione decisamente insufficiente e inadeguata.
In tale situazione di profonda incertezza per i cittadini, tecnici e imprese, è estremamente facile l’innesco di metodi di lavoro fuori dalla legalità. Ovviamente non ci si riferisce a questioni marginali e di nessuna rilevanza sociale ed economica, ma a procedure criminali che possono condizionare appalti e esecuzione dei lavori, e far adottare scelte di significativo rilievo economico ma profondamente negative. Il “sistema” è, purtroppo, in grado di pensare e agire su questioni marginali, e in questa marginalità l’apparato si muove con metodi standardizzati ed ha obiettive difficoltà a confrontarsi su questioni particolarmente complesse e articolate. Ciò nasconde quello che è il vero problema: il piccolo abuso fine a se stesso e di nessuna rilevanza inquinante fa perdere la visione generale dei problemi.
Le recenti vicende giudiziarie che vedono coinvolte alcune aziende per una questione di spartizione di appalti con condizionamento delle offerte hanno messo in luce tutta la drammaticità della situazione.
In tempi non sospetti Officina2630.it aveva proposto di istituire un assessorato al terremoto ed uno alla legalità. Officina2630.it aveva sollevato il problema solo guardando e analizzando gli atti pubblici delle gare di appalto. Modesti ribassi di alcune aziende a fronte di eccessivi ribassi di altri, o soggetti che indirettamente operano con varie società nella partecipazione alle gare. Per non parlare degli altissimi costi delle urbanizzazioni. Come si giustificano ribassi anche del 30% e oltre a fronte di altre offerte dell’8,3%? Erano sbagliate le progettazioni originarie? Chi le ha fatte? Come si è ragionato? Dove è l’errore?
Nella recente vicenda giudiziaria sono coinvolte aziende e persone che oggi sono impegnate nella ricostruzione. Anzi, da quanto traspare dagli atti vi sono altre persone e aziende non inquisite ma che, comunque, sono coinvolte nella ricostruzione.
Gli appalti non sono stati fatti dal Comune di Camerino, tuttavia l’Ente appaltante è uno degli interlocutori principali nelle operazioni di urbanizzazione: determinate procedure e metodi possono insinuarsi nelle logiche e nelle scelte locali anche, ed inquinare l’ambiente. Metodi di cui rischiamo di non ci liberarci più.
Con forza Officina2630.it chiede ancora che venga istituito un assessorato alla legalità per poter impedire che vi siano “infiltrazioni” nel modo di pensare ed agire. Solo chi vuol fare la politica dello struzzo non vede quello che è sotto gli occhi di tutti e la necessità di intervento.