Le attività produttive e commerciali si sono trovate in gravissima difficoltà per la crisi sismica. Lo stato di sofferenza era già presente prima del terremoto a causa della situazione dell’economia.
Il terremoto ha messo in crisi una larga parte delle attività economiche e ciò impone delle scelte a supporto delle stesse affinché possano continuare a svolgere le proprie attività. Vi è la necessità di un sostegno che possa facilitare il prolungamento delle rateizzazioni per prestiti ottenuti o per facilitare la restituzione di somme dovute per scoperti di conto. L’intervento potrebbe essere anche a favore di coloro che cessano l’attività.
Una esperienza di tale genere venne fatta all’inizio degli anni duemila a Camerino: un contributo sugli interessi da parte del Comune per coloro che erano intenzionati ad ottenere dalle banche un prolungamento circa le scadenze o, comunque, una ristrutturazione delle esposizioni debitorie. Il contributo era anche per coloro che volevano riorganizzare l’attività.
Nell’archivio del Comune vi sono gli atti da poter recuperare.
La scelta dell’epoca diede buoni risultati, seppure con qualche errore ed approssimazione. Oggi più che mai è necessario ripetere l’esperienza, adattandola alle nuove esigenze poste da un sisma che ha reso profondamente incerto il futuro.
Un sostegno all’iniziativa potrebbe venire dalle associazioni di categoria che, necessariamente, dovranno essere coinvolte.