INTERPELLANZE URGENTI – Ministero destinatario: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Venerdì 13 gennaio p.v. il Governo risponderà alle seguenti interpellanze urgenti:

  • Interpellanza urgente 2-01564
  • presentato da
  • RICCIATTI Lara
  • testo di lunedì 19 dicembre 2016, seduta n. 715

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che: 
a seguito degli ultimi eventi sismici del 26 e del 30 ottobre 2016 è stato emanato il decreto-legge n. 205 del 2016 denominato «Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016», che prevede, tra le altre prescrizioni, l’acquisizione e la predisposizione di aree da destinare ad insediamenti di container ad uso abitativo, in attesa di fornire alle popolazioni sfollate le più confortevoli strutture abitative di emergenza (cosiddette SAE); 
le attività di carattere pubblico predisposte hanno, tuttavia, tempi tecnici di attuazione che costringono le popolazioni del terremoto ad una prolungata situazione di disagio, considerato che molti dei cittadini che hanno perso la propria abitazione risiedono attualmente in strutture alberghiere, non di rado lontane anche cento chilometri dal proprio comune di residenza; 
nelle more di tali interventi di natura pubblica, alcuni comuni delle Marche hanno consentito ai propri cittadini, attraverso delibere comunali, di provvedere autonomamente nel reperire ed istallare strutture abitative mobili in terreni privati, senza rischio alcuno per l’incolumità degli stessi e senza alcun costo a carico dello Stato. In particolare, si tratta di strutture prefabbricate in legno o moduli rimovibili; 
tali iniziative sono state adottate nei comuni di Tolentino, Pieve Torina, Pioraco e Montecavallo, tutte in provincia di Macerata (fonte: Cronachemaceratesi.it, 15 dicembre 2016); 
in particolare, si cita il caso del comune di Pieve Torina che, con deliberazione del consiglio comunale n. 29 del 26 novembre 2016, ha fissato delle linee di indirizzo per la realizzazione e la localizzazione temporanea di manufatti fissi o mobili in area di proprietà o in uso a qualsiasi titolo, da parte dei cittadini residenti, nell’indisponibilità dell’immobile di proprietà, o in uso, prima del sisma; 
tali linee guida, contenenti prescrizioni quanto a soggetti legittimati, oneri e spese, requisiti tecnici dei manufatti adibiti ad abitazioni temporanee, prescrizioni esecutive, autorizzazioni e disciplina di rimozione degli stessi, rappresentano una risposta celere e – ad avviso degli interpellanti – doverosa, per consentire alle popolazioni sfollate di avere una abitazione dignitosa in tempi certi e rapidi, nonché di agevolare la ripopolazione delle aree colpite dagli eventi sismici, nel pieno rispetto delle esigenze di sicurezza; 
con comunicazione del servizio infrastrutture, trasporti ed energia, P.F. urbanistica paesaggio e informazioni territoriali, della giunta regione Marche, a firma del dirigente preposto architetto Achille Bucci, avente ad oggetto «Strutture abitative di emergenza. Normative di riferimento», indirizzata ai presidenti delle province e ai sindaci delle Marche, si richiamavano i sindaci ad «attenersi alla normativa statale in merito alle soluzioni alloggiative per la popolazione e a non adottare provvedimenti in contrasto con le suddette disposizioni di legge»; le province ad esercitare i poteri di vigilanza di cui all’articolo 3 della legge della regione Marche n. 34 del 1992, che consentono anche «la sospensione o demolizione di opere difformi dal piano regolatore generale l’annullamento di concessioni e autorizzazioni comunali, previsti dagli articoli 39 e 40 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001»; infine, si sottolineava che «l’esecuzione di opere edilizie in assenza del titolo abitativo previsto per legge configura il reato di costruzione abusiva»; 
tale iniziativa della regione Marche è a giudizio degli interpellanti illogica e lesiva del diritto dei cittadini di provvedere autonomamente ad una abitazione dignitosa, ancorché provvisoria, e delle prerogative dei comuni che legittimamente, ed in ossequio alle proprie attribuzioni e funzioni e nel rispetto del principio di sussidiarietà, che trova supremo riconoscimento nella legge fondamentale, forniscono una risposta di buon senso alle esigenze delle comunità che amministrano; 
tali iniziative, oltre a non costituire alcun rischio per le popolazioni sfollate in termini di incolumità, non hanno alcun costo ulteriore per lo Stato, dato che le spese per la loro realizzazione sono a carico dei privati (con costi anche sensibilmente inferiori rispetto alle strutture acquistate dallo Stato), così come sono privati i terreni sui quali le strutture in legno o mobili vengono installate –: 
se il Governo, ove ne sussistano i presupposti, anche con iniziativa di competenza del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, non intenda intervenire in relazione ai fatti esposti in premessa, al fine di consentire la legittima iniziativa privata nel provvedere alle proprie esigenze abitative, anche in fase di emergenza; 
se non intenda, valutata la conformità alla legge delle iniziative intraprese da sindaci e amministrazioni comunali richiamate in premessa, assumere iniziative affinché tali «buone pratiche» siano adottate anche in altri comuni nelle aree del cratere, così come individuate nel cosiddetto decreto terremoto, in modo coordinato ed uniforme. 
(2-01564) «Ricciatti, Airaudo, Franco Bordo, Costantino, D’Attorre, Duranti, Daniele Farina, Fassina, Fava, Ferrara, Folino, Fratoianni, Carlo Galli, Giancarlo Giordano, Gregori, Kronbichler, Marcon, Martelli, Melilla, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Piras, Placido, Quaranta, Sannicandro, Scotto, Zaratti».


  • Interpellanza urgente 2-01574
  • presentato da
  • RICCIATTI Lara
  • testo di martedì 10 gennaio 2017, seduta n. 721

  I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che: 
le avverse condizioni meteorologiche che sta o interessando il Centro-Sud Italia, a partire dai primi giorni di gennaio 2017, con temperature rigide al disotto degli 0 gradi centigradi e con consistenti nevicate, sta o causando estremi disagi alle popolazioni che tuttora risiedono nell’area del cratere sismico; 
a Visso (Macerata) circa venticinque persone, prevalentemente allevatori, non disponendo ancora delle strutture provvisorie previste per il periodo di transizione verso la ricostruzione, si sono attrezzati con delle roulotte adattando le strutture di un impianto sportivo a struttura provvisoria dotata di docce e cucina (fonte: Cronachemaceratesi.it, 7 gennaio 2017); 
i forti disagi causati dalle avverse, quanto prevedibili, condizioni meteorologiche colpiscono in particolare chi, per la necessità di custodire i propri allevamenti, è costretto a restare nelle aree terremotate; 
la situazione è particola ente grave per decine di piccole e medie aziende agricole, attive nel settore dell’allevamento che, non avendo a disposizione stalle o strutture sostitutive, assistono con preoccupazioni crescenti alla perdita degli armenti; 
a Pieve Torina, comune della provincia di Macerata, ad esempio, diversi allevatori segnalano la mancata consegna delle strutture sostitutive delle stalle (moduli e tensostrutture), promesse all’indomani degli eventi sismici; 
in alcuni casi gli allevatori sono stati costretti, per necessità, a far rientrare gli animali nelle stalle non dichiarate agibili, o dichiarate inagibili, scegliendo il male minore dell’accettazione del rischio rispetto alla morte certa per freddo; 
in altri casi gli allevatori sono stati costretti dalle circostanze a vendere al di sotto del valore di mercato diversi capi, per ovviare al rischio deperimento o per far fronte alle spese (fonte: Cronachemaceratesi.it, 6 gennaio 2017); 
situazioni analoghe sono presenti in diversi comuni delle Marche, prevalentemente nell’area dei Sibillini, come Ussita e Valfornace (già Pievebovigliana), in alcune aree del Lazio, come Amatrice (Rieti) e dell’Abruzzo (fonte: AbruzzoWeb.it, 7 gennaio 2017) –: 
se il Governo, anche attraverso il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, non intenda fornire spiegazioni sui preoccupanti ritardi nelle forniture delle strutture da adibire ad uso stalla; 
se sia in grado di chiarire le tempistiche dell’arrivo delle strutture provvisorie e/o delle azioni di intervento per rendere agibili le stalle danneggiate nelle aree del cratere segnalate in premessa; 
quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di evitare che le avverse condizioni meteorologiche, che si protrarranno prevedibilmente per l’intera stagione invernale, siano ulteriore causa di deperimento di capi di bestiame e di gravi perdite per gli allevatori che, tenacemente e a costo di significativi sacrifici, stanno tentando di mantenere in vita le proprie attività, anche in vista della prossima ricostruzione. 
(2-01574) «Ricciatti, Fratoianni, Melilla, Zaratti, Gregori, Fassina, D’Attorre, Scotto, Costantino, Nicchi, Pellegrino, Franco Bordo, Duranti, Piras, Quaranta, Pannarale, Placido, Airaudo, Ferrara».

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