FONDO DI GARANZIA PER LE PMI

Il decreto n. 189/2016 sul terremoto prevede dei significativi stanziamenti a favore delle aziende danneggiate dal sisma. La norma è al quanto scarna e, quindi, necessita di chiarimenti e approfondimenti. Si riporta l’art. 19:

Fondo di garanzia per le PMI in favore delle zone colpite dagli eventi sismici del 2016 (43)

  1. Per la durata di tre anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, in favore delle micro, piccole e medie imprese, ivi comprese quelle del settore agroalimentare, con sede o unità locali ubicate nei territori dei Comuni di cui all’articolo 1, che hanno subito danni in conseguenza degli eventi sismici di cui all’articolo 1, l’intervento del fondo di garanzia di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, è concesso, a titolo gratuito e con priorità sugli altri interventi, per un importo massimo garantito per singola impresa di 2.500.000 euro. Per gli interventi di garanzia diretta la percentuale massima di copertura è pari all’80 per cento dell’ammontare di ciascuna operazione di finanziamento. Per gli interventi di controgaranzia la percentuale massima di copertura è pari al 90 per cento dell’importo garantito dal confidi o da altro fondo di garanzia, a condizione che le garanzie da questi rilasciate non superino la percentuale massima di copertura dell’80 per cento. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato.

La somma a disposizione è notevole e c’è la necessità di muoversi quanto prima per cercare di accedere immediatamente al Fondo. Non troviamo informazioni in merito sul sito del Comune e non risulta che siano state avviate iniziative per cercare di accedere al Fondo di garanzia. Vi sono aziende che possono riprendere l’attività con interventi mirati e, quindi, vi è l’urgente necessità di intervenire.

Le associazioni dei commercianti, artigiani e, più in generale, imprenditoriali, possono dare un significativo contributo per accedere al Fondo di Garanzia. Pertanto perché non indire immediatamente una conferenza organizzativa con tali associazioni e individuare corsie preferenziali per accedere ai fondi messi a disposizione?