CNA MARCHE SU PROVVEDIMENTI PER LA RIPRESA DELLE AREE COLPITE DAL SISMA

Riceviamo dalla CNA MARCHE e pubblichiamo il contributo :

“DOCUMENTO CNA MARCHE SUI PROVVEDIMENTI NECESSARI ALLA RIPRESA DELLE AREE COLPITE DAL SISMA

Il sistema economico marchigiano stava già vivendo un momento difficile nel momento in cui il terremoto di Agosto e poi Ottobre 2016 ha devastato un territorio molto vasto e messo in ginocchio un’area molto estesa della regione con il coinvolgimento di interi distretti produttivi.

La regione aveva imboccato una timida via di ripresa, con un Pil che lo scorso anno era cresciuto del 0,7 per cento rispetto al 2014. Purtroppo il terremoto ha rimesso tutto in discussione, colpendo duramente le imprese e la fragile economia delle aree coinvolte, nelle quali va evitata ora con tutta la forza possibile la crisi sociale e la desertificazione.

Il dramma è che non si tratta, come in altre analoghe catastrofi, di aiutare solo l’area duramente colpita, ma in gioco c’è lo sviluppo dell’intera regione.

Nei 125 Comuni marchigiani che hanno subito danni dalle scosse sismiche di Agosto e di Ottobre 2016, sono più di 14 mila le imprese che hanno visto la loro attività compromessa, con forti riduzioni della capacità produttiva e del fatturato. Di queste, almeno 2.000 sono le aziende che, a causa dei danni subiti, hanno dovuto sospendere completamente l’attività, con gravi conseguenze non solo per gli imprenditori ma anche per i 6 mila dipendenti, che al momento si trovano senza un lavoro.

Servono quindi, oltre a quanto già previsto dalle norme già emanate, nuovi interventi urgenti a sostegno di imprese e artigiani che hanno visto le aziende danneggiate o che hanno visto crollare produzione e fatturato.

Servono provvedimenti per consentire interventi diretti alle imprese che hanno perso capacità produttiva a causa dei danni ai capannoni, ai macchinari, ai mezzi per lavorare.

Inoltre serviranno, dopo la fase di emergenza che va conclusa in maniera celere, azioni finalizzate a rivalorizzare i luoghi distrutti dal sisma e a favorire la ripresa delle attività turistiche, anche in luoghi al di fuori del “cratere”, poiché anch’essi danneggiati.

Dalle zone colpite, emerge una richiesta forte: ridurre al massimo la burocrazia per avviare la ripresa. Vanno snelliti perciò controlli e autorizzazioni, senza rinunciare al rigore e alla sicurezza.

CNA Marche ha giudicato positivamente il recepimento da parte del Governo, attraverso i DL 189/2016 e 205/2016 , delle proposte riguardanti le sospensioni dei pagamenti fiscali e contributivi e gli altri immediati provvedimenti e stanziamenti di risorse a favore di cittadini e imprese, realizzati a seguito della prima fase sismica e non più sufficienti in questa nuova, più estesa e drammatica situazione.

Occorre una maggiore chiarezza sull’interpretazione delle norme e Ordinanze già emanate e che venga rapidamente completata l’attuazione dei decreti citati.

LE RICHIESTE DELLA CNA MARCHE:

  • Rendere efficace il funzionamento della “cabina di regia” regionale, con la partecipazione delle associazioni di categoria delle imprese, per coordinare gli interventi e concertare le misure necessarie
  • Modifica delle procedure burocratiche per agevolare i trasferimenti d’azienda, in particolare in nuovi moduli provvisori anche autonomamente reperiti, e riapertura dei termini per le domande, vista la difficoltà di ottenere il sopralluogo con scheda Aedes
  • Allargamento del contributo per autonomi e imprese, previsto solo per il 2016 (5.000€) anche al 2017 (prevedendo un importo di 18.000€). Estensione al 2017 della C.i.g. in deroga
  • Introduzione e definizione di contributi per il “lucro cessante” delle aziende del “cratere” e anche di quelle fuori “cratere” che hanno avuto danni economici dal sisma
  • Sostegno alle imprese con Fondi regionali, nazionali e comunitari aggiuntivi rispetto a quanto già previsto dalla programmazione ordinaria,
  • passando dalla cifra già ipotizzata alle misure concrete, riguardanti il sostegno alle imprese esistenti, a nuovi investimenti, alla promozione del turismo, anche attraverso importanti azioni di animazione, alla ricostruzione del tessuto sociale
  • Proroga dei termini di adempimento dei versamenti tributari e contributivi almeno fino al 30/09/2017
  • Aumento delle risorse e l’entità dei finanziamenti per il ripristino delle attività economiche previsto all’art.24 comma 1 del DL 189 andando oltre i 30.000 prevsisti e dando attuazione immediatamente alla norma
  • Innalzamento della soglia della SOA da 150.000 a 300.000 € per favorire la partecipazione alla ricostruzione delle piccole imprese edili locali. Modifica della normativa sul vincolo di non collaborazione tra impresa esecutrice e direttore lavori nei 3 anni precedenti
  • Maggiore potere ai sindaci per l’utilizzo di imprese locali per le opere di urbanizzazione e preparazione per l’installazione dei moduli abitativi provvisori. Prevedere un loro ruolo centrale nella predisposizione delle gare pubbliche di appalto
  • Istituzione di una “zona franca” fiscale per realizzare la tenuta economico-sociale auspicata e il rilancio dell’area
  • Modifica dell’Ordinanza 14, laddove prevede il massimo ribasso, anziché l’offerta economicamente vantaggiosa, nelle gare sotto un 1.000.000€ per la ricostruzione delle scuole
  • Completamento della strutturazione dell’Ufficio per la Ricostruzione con l’apertura di due ulteriori sportelli sul territorio
  • Aprire un tavolo di confronto regionale sulla ricostruzione con l’obiettivo di redarre un protocollo sulla qualificazione delle imprese, la trasparenza e le regole, affinchè non siano penalizzate, ma favorite, le imprese locali

Ancona, 3 Febbraio 2017″