Il dramma del terremoto ha creato profonde incertezze in tutti ed impone scelte difficili, dal risultato dubbio. Non riuscendo ad intravedere il futuro molti concittadini non sono in grado di prendere decisioni.
Vi è la necessità di idee, proposte e indicazioni per uscire da questa nebbia, per capire dove e come investire per il nostro futuro. Le esigenze sono enormi e si ha, delle volte, la sensazione della mancanza di una piena consapevolezza, da parte di molti, di quanto accaduto.
Occorre fare tesoro altresì dell’esperienza del terremoto del ’97.
Nel tempo, anche prima del sisma, sono state adottate alcune scelte che hanno diviso la città. Dal Campus universitario alle scuole fuori dal centro storico. In particolare la scelta delle scuole fuori dal centro storico fu contestata da una parte dei camerinesi; tuttavia in quella occasione vi furono cittadini e amministratori che tennero “la barra dritta” contro la politica del consenso a tutti i costi.
Il consenso a tutti i costi non è buona amministrazione poiché spinge ad adottare scelte improduttive e persino dannose per il futuro, per “non scontentare nessuno”. Qualcuno, scherzosamente, ha detto che non ci servono i “vasa vasa” ma persone che sappiano proporre idee e battersi per esse. Ripiegarsi su se stessi e guardare solo all’oggi non serve perché non è fonte di garanzia per i prossimi decenni.
Siamo un gruppo di camerinesi che hanno sentito il bisogno di proporre e sostenere idee per guardare al futuro con speranza e fiducia. Si è voluto, pertanto, creare un sito dove ognuno possa partecipare con le proprie proposte, senza polemiche di “bassa lega”, offrendo un reale, concreto e fattibile contributo per il futuro della città. Per tali idee, se credibili e funzionali al futuro, siamo pronti ad impegnarci, convinti che per raggiungere l’obiettivo non è sufficiente esprimere un progetto ma è necessario sostenerlo fino in fondo. Negli ultimi anni, purtroppo, abbiamo assistito a soggetti dal fare propositivo ma privi di efficacia, o semplicemente che, nonostante le possibilità presentatesi, hanno disatteso le promesse fatte.
Si è voluto chiamare il sito: “Officina 2630”: un laboratorio di idee con richiamo alle date del 26 e 30 ottobre 2016.
Collaborerà al sito il settimanale: “Orizzonti della Marca” inviando notizie e contributi. Di ciò ringraziamo sentitamente il Direttore Giuseppe De Rosa. Ovviamente il settimanale non è responsabile, se non per i propri contenuti, di quanto verrà pubblicato sul sito “Officina 2630”.
Per il “Comitato Officina 2630” Bruno Pettinari.
Il sito Officina2630.it è concepito come STRUMENTO a disposizione delle comunità martoriate. Una fonte di impulso e spinta per le Amministrazioni, a qualunque livello. Numerose le adesioni ed i contributi che stanno arrivando dal territorio. Siamo inoltre stati contattati da numerosi cittadini per avere chiarimenti su molte questioni che attengono allo stato di emergenza ed alla ricostruzione. Dal sito del Comune non riusciamo a ricavare risposte anche se, da alcuni giorni, sono state pubblicate una serie di informazioni che prima non vi erano.
Nella speranza che arrivino presto risposte, le domande che ci sono state fatte posso essere riassunte come segue:
- se per esaminare le domande ci si affida solo ai dipendenti comunali attualmente in forza o si vogliono utilizzare volontari;
- quali iniziative sono state intraprese ed, eventualmente, a chi è stato affidato l’incarico per attuare l’art. 20 del d.l. n. 189/2016, che prevede, al comma n. 2, il sostegno alle imprese che investono nei Comuni del cratere (sostegno tradotto in agevolazione a fondo perduto);
- quali iniziative sono state intraprese per trovare spazi, anche nei comuni limitrofi, dove poter accatastare le masserizie;
- quali iniziative sono state intraprese per dare certezza agli ospiti delle strutture della costa quando andrà in scadenza lo “stato di emergenza” fissato in 180 giorni, semmai prorogabili solo per ulteriori 180, considerato che già albergatori hanno chiesto di avere la disponibilità degli immobili per la stagione estiva.
Si tratta di un primo elenco di domande, molto parziale; tramite PEC ne abbiamo inviate 15 al primo cittadino. In data 2/3/2017 il Sindaco ha dato alcune risposte (ascolta il podcast).
Per saperne di più visita le sezioni del menù a destra “DUBBI E DOMANDE DEI CITTADINI” e dal menù principale “LE PROPOSTE” e “IN EVIDENZA“.
Siamo lieti di registrare dalla messa on line del sito del Comitato Officina2630, alcune felici coincidenze:
- dopo aver trattato nella sezione del menù NEGLI ALTRI COMUNI le iniziative della zona del cratere sulla raccolta delle domande per le cosiddette “casette di legno”, anche a Camerino (dal 4 gennaio fino al 6 febbraio 2017) è attiva la medesima procedura.
- Sempre dalla stessa sezione proviene l’esempio (datato 30 dicembre 2016) del Comune di Muccia, in merito all’ordinanza n. 9 della Protezione Civile sulla “delocalizzazione immediata e temporanea delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016”. Da registrare positivamente che dal 5 gennaio la procedura è disponibile anche sul sito del Comune di Camerino, a disposizione di tutti coloro ne vogliano far richiesta, secondo quanto esplicitato: “Il Comune di Camerino al fine di ottenere un quadro completo delle attività economiche danneggiate dal sisma interessate alla delocalizzazione temporanea su aree pubbliche comunica che è possibile presentare una manifestazione di interesse per la delocalizzazione della propria attività.”
- Dalla sezione “LE PROPOSTE“, inoltre, a inizio gennaio è partita l’iniziativa sul reperimento di spazi dove ammassare i beni che nel frattempo vengono recuperati dalle proprie case. Coincidenza vuole che il giorno 13 gennaio anche il sito del Comune di Camerino abbia aperto a questa possibilità.
- Il sistema “Alert system” (che dovrebbe sempre avvisare telefonicamente in caso di allerta e notizie importanti) dopo la segnalazione di un lettore, pare inizi a gestire la comunicazione tra amministrazione e cittadini in maniera un po’più efficace, inviando, tra l’latro, anche informazioni utili.
Nell’area “podcast” potete inoltre trovare (file relativo al 2/3/2017) le risposte ad alcune delle domande che Officina2630.it ha posto al Sindaco tramite posta certificata.
Siamo lieti di poter dare, in qualche modo, un contributo di idee al Comune.
SIAMO TUTTI TERREMOTATI: PERCHÉ NON UNIRE LE FORZE?
Fin dalla discussione di novembre del decreto legge 189 l‘idea di realizzare una zona franca fiscale nelle aree del cratere ha visto impegnati sempre più soggetti: una prima proposta di legge dell’Onorevole Ricciatti, con il sostegno di Officina2630.it, depositata in Parlamento, è stata sottoscritta da quasi tutti i gruppi parlamentari (SEL, PD, M5S , PDL, Lega, Conservatori e Riformisti, Forza Italia, Civici ed Innovatori, Area Popolare/NCD, Democrazia Solidale/Centro Democratico, e Scelta Civica/ALA). Un ulteriore progetto coordinato da Unicam, Università di Camerino, su una “Zona franca urbana” e “Zona economica speciale” è stato presentato alla Camera. In Ultimo, Unimc, Università di Macerata, e Comune di Ussita hanno presentato la proposta denominata “Modello Ussita”. In questo modo si tiene alta l’attenzione su un tema certamente caro agli amministratori dei Comuni del cratere ed agli operatori economici che in essi operano.
Ogni progetto ha una sua fondamentale importanza pratica, non di meno in termini di risorse umane utilizzate in grado di guardare al futuro: tecnici del settore, giuristi, amministratori. Benché con alcune differenze attuative, il fine è comune: rilanciare le aree colpite duramente dal sisma attraverso la ripartenza dell’economia, punto focale del circolo di attività e vita sociale delle comunità. Evitando, anche in tal modo, il pericolo imminente di uno spopolamento sempre più probabile.
Fermo restando che il decreto 189 già contiene aiuti per privati, per la ripartenza delle pmi e delle attività economiche in genere: dai fondi sulla promozione turistica ai rimborsi per traslochi e depositi. Non sarebbe quindi forse più efficace concentrarsi su come accedere a tali fondi per il 2017? Per queste misure la legge esiste già, come già sono stanziati denari, restano solo da conoscere le modalità per usufruirne. Siamo sicuri che bypassando totalmente ciò che di buono è già a disposizione dei cittadini non si scelgano strade certamente più complicate e meno immediate? Soprattutto ora, quando l’idea di una zona franca fiscale sembra non essere stata inserita nel nuovo decreto, resta efficace puntare in un’unica direzione tralasciando palesi opportunità già aperte? Opportunità per le quali, ribadiamo, la legge esiste già, come già sono stanziati denari; restano solo da conoscere le modalità per usufruirne
Una concentrazione tale di uomini, energie e proposte non può che far bene, sia per chi è rimasto in queste terre vivendone ogni giorno le difficoltà e qui vuol continuare a rimanere, sia per chi è lontano e spera di tornare al più presto. Tuttavia il rischio della frammentazione dei progetti c’è, ed è evidente. Facciamo appello, quindi, a tutti gli attori di buona volontà che già lavorano per il bene di queste terre: unire le forze e camminare insieme, diretti verso il medesimo fine e concentrando le energie su un unico obiettivo. Magari smussando gli angoli delle differenze (francamente oggettivamente poche) esistenti tra una proposta e l’altra, nell’ottica di una collaborazione condivisa e comune.
Abbandoniamo la nostra miopia, e camminiamo insieme, perché solo insieme si può ripartire.