DEGENERAZIONE DELLA POLITICA: SI STA ESAGERANDO

Apprendiamo che il Sindaco di Camerino, nel corso di una conferenza stampa, ha chiesto le dimissioni di alcuni consiglieri di minoranza.

Durante la conferenza il Sindaco si è lamentato di quanto scritto ed esposto dai consiglieri in occasione del Consiglio Comunale del 19 giugno 2017. I consiglieri comunali di minoranza, tra le altre cose, avevano posto una particolare attenzione alla questione della delocalizzazione della scuola Betti.

Non ricordiamo una richiesta così “estrema” da parte di un primo cittadino.

Voler interpretare le ragioni per cui si arrivi a tanto è difficile. Subito, dopo il terremoto, la comunità intera si è organizzata e non ha avuto modo di contribuire e aiutare il Comune in questo momento difficile per tutti. Tuttavia, col passare dei giorni, non solo dei mesi, moltissime offerte di contributo, da svariate parti della società, sono arrivati all’Amministrazione, ma una larga parte non sono stati apprezzati, anzi sono stati pressoché ignorati o, addirittura, evidentemente non graditi (possiamo fare nomi e circostanze ma lo evitiamo).  Le offerte di collaborazione, anche di idee, si deduce non siano state apprezzate. Il Sindaco ha voluto concentrare su di sé, non solo il potere decisionale, ma anche quello della libera scelta degli interlocutori.

A questo va aggiunto il grave problema della comunicazione: chi sta amministrando, invece di confrontarsi in assemblea con i cittadini come usuale, ha preferito (dopo la prima assemblea pubblica) limitare il contatto con la popolazione attraverso una trasmissione radiofonica a settimana. Ogni due settimane, ultimamente.

E’ lontano il tempo di Sindaci che pur avversando con forza e fermezza le opposizioni avevano l’intelligenza e la capacità di “utilizzarle” per “ridurre” la possibilità di errori, coinvolgendole in tante scelte e confrontandosi nelle fasi preparatorie degli atti.

Officina2630.it è nata per fare proposte concrete, forse qualcuna velleitaria, ma tutte finalizzate all’interesse collettivo. Nessuna proposta, pubblica né privata, a mezzo più e meno ufficiale, è stata presa in considerazione. Per rendersi conto che tutte sono nell’interesse collettivo si consiglia di visitare la sezione PROPOSTE del sito. Non si comprende come mai nessuna soluzione è stata accolta pur essendo utile alla comunità.

Le difficoltà, poi, sono ulteriormente aggravate con il fatto che l’Amministrazione Comunale non ha adeguato ancora la macchina amministrativa  malgrado che sin da novembre ha l’autorizzazione ad assumere personale.

Se si guardano anche le lamentele che il Sindaco ha avanzato nei confronti delle varie autorità (nei confronti del Governo, Commissario Straordinario, ecc.) esse sono tutte astratte e nella pratica devono ritenersi inconcludenti. Coloro che sono impegnati direttamente nella ricostruzione hanno manifestato mille dubbi e problemi su leggi e ordinanze sinora emanate e non si è visto un atto di Consiglio, di Giunta o lettere in cui si chiedessero modifiche, aggiornamenti, integrazioni, ecc. Tanta genericità se da un lato può soddisfare la politica del consenso, dall’altro non porta assolutamente a nulla. Resta un “chiacchiericcio” e niente più.

Nella Città vi sono intelligenze, capacità, esperienze di grande spessore e valore (l’Università ad esempio) ma l’atteggiamento del Sindaco non è stato rivolto all’utilizzo e allo “sfruttamento” di tutto ciò, addirittura spesso inteso come ostacolo.

La politica, quella alta, non vede il consenso come elemento centrale del proprio agire. La politica deve avere il coraggio e la forza di adottare scelte anche impopolari. Purtroppo assistiamo ad un processo gravissimo in tempo di pace, ma anche tragico in tempo di emergenza: il consenso è l’elemento fondamentale di decisioni e, nel tempo, provoca solo disastri. Sbandierare risultati elettorali per azzittire chi critica e propone è quanto di più antidemocratico e cieco possa esistere, anche perché tutti siamo ben consapevoli sul come, spesso, si ottiene il consenso,  e come le decisioni politiche siano profondamente sbagliate quando vengono finalizzate solo a cercare i voti. Questa logica è la causa principale delle degenerazione della politica.

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