CONTINUA LA RACCOLTA “DOMANDE ALL’AMMINISTRAZIONE”

Continuiamo a raccogliere  perplessità condivise con i cittadini. Chiunque può inviarci le proprie all’indirizzo officina2630@gmail.com. Domande dirette al Sindaco Pasqui che provvediamo ad inviare alla trasmissione radiofonica del giovedì:

  1. L’Ente regionale provvede regolarmente ad erogare ai Comuni le somme per il CAS (contributo autonoma sistemazione). Come risulta dal sito della Regione Marche, per i mesi di marzo, aprile e maggio sono già presenti nelle casse del Comune di Camerino, in attesa di essere distribuite ai cittadini. Come mai, a sette mesi dal sisma di ottobre 2016, non si è provveduto ad attrezzare gli uffici per agevolare lo svolgimento dell’attività di liquidazione, utilizzando anche coloro che si sono dichiarati disponibili a collaborare con il Comune?
  2. Nell’elenco pubblicato dalla Regione Marche in merito al cronoprogramma sulla consegna delle SAE (“casette”) non è presente Camerino. Vi si legge di un layout “non ancora approvato” da parte del Comune. Dalla stampa si apprende che “c’è stata un’errata comunicazione sulla metratura a disposizione” per l’area di Vallicelle. Si tratta quindi di un insieme di mancanze e ritardi? Ed a chi sono imputabili?
  3. Ritardi nella costruzione del nuovo istituto Betti: a cosa sono dovuti? E’ vero che il progetto della scuola presentato dal Comune di Camerino era mancante della viabilità?
  4. Quali priorità seguono i GTS – Gruppi tecnici di sostegno che supportano i Sindaci composti da almeno un tecnico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, da un tecnico designato dal Comune e da un tecnico individuato dalla Funzione Censimento danni e Verifiche Agibilità post-evento della Direzione di Comando e Controllo– su interventi e puntellamenti, dal centro storico alle frazioni?
  5. Il Sindaco parla spesso di contatti costanti e frequenti con il Commissario Straordinario Errani: vista la complicata, spesso contraddittoria e poco comprensibile situazione delle ordinanze emesse, che ritarda l’avvio della ricostruzione ed il lavoro dei tecnici comunali e privati, quali modifiche sono state proposte allo stesso Commissario Straordinario?
  6. Il Governo ha diffuso un bando speciale per le zone del sisma per l’accesso al Servizio Civile (scaduto il 15/5), grande opportunità per la formazione dei giovani e per il supporto agli Enti utilizzatori; il Comune di Camerino, diversamente da altri Comuni, non ha dato pubblicità a tale opportunità; per quale ragione non ne è stata data diffusione, essendo Camerino anche direttamente interessato (alcune posizioni del bando riguardano proprio Università di Camerino e la relativa Unione Montana);

Nel ringraziare per l’attenzione, e nella speranza che a tutte le domande poste dai cittadini sia data risposta, rinnoviamo anche quelle che, pur inviate, non ne hanno ricevuta ancora:

  1. Commercianti: a quasi 7 mesi dal sisma di ottobre, non risulta pubblicato nessun atto nel sito del Comune in merito alla collocazione a lungo termine delle attività commerciali: la mancata emissione di atti amministrativi rende incerto il futuro; esiste un progetto per la ripresa stabile e/o a lungo termine delle attività commerciali?
  2. A causa di “riduzione del dispositivo operativo per l’emergenza sismica” e di una conseguente assenza di unità di comando locali. Il tutto nell’”esigenza generale di rendere congruo il dispositivo di soccorso con le variegate esigenze ….nonché con le risorse finanziarie rese disponibili per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco..”, assistiamo ad un progressivo smantellamento delle postazioni dei VVFF in molti Comuni del cratere: è vero che, a breve, ciò accadrà anche a Camerino? Il lavoro sinora fatto in modo encomiabile dai Vigili del Fuoco è svolto da personale con alta specializzazione e preparazione, il che quindi favorisce l’accelerazione dell’attività di recupero dei beni immobili. Come ci si sta preparando per far fronte a questa imminente mancanza?
  3. Quante schede Fast/Aedes sono state fatte per le abitazioni private del centro storico, considerato che i puntellamenti sono iniziati da tempo, e che spesso, come per la richiesta di contributi per traslochi, sono necessari tali documenti?
  4. Quali procedure sono state adottata dal Comune per la verifica di modalità e costi dei progetti di puntellamento e messa in sicurezza del centro storico?
  5. UMI (Unità Minime di Intervento, il cui dimensionamento tiene conto delle esigenze di unitarietà della progettazione e della realizzazione dell’intervento sotto il profilo strutturale, tecnico – economico, architettonico e urbanistico): le caratteristiche dei nostri centri storici impongono la piena attuazione di quanto stabilito nell’ordinanza n. 19 del Commissario Straordinario: l’articolo 16, in particolare, richiama i centri storici, i nuclei urbani e rurali che sono caratterizzati da un tessuto edilizio antico e dalla presenza di edifici aggregati (contigui). Nel caso di individuazione del Consiglio Comunale degli aggregati previsti occorre un’unica progettazione e l’affidamento dell’esecuzione dei lavori ad un’unica impresa. Gli aggregati edilizi dovevano essere individuati dai Comuni entro 150 giorni dall’entrata in vigore della legge n. 129 del 2016, cioè entro il 15 maggio 2017. Gli interventi autonomi e non coordinati su ogni edificio non garantiscono l’efficacia di un progetto di ricostruzione uniforme, attento non al singolo immobile ma all’intero sistema urbano. Ulteriore problematica potrebbe derivare da lavori eseguiti su una singola struttura piuttosto che su un’altra con tempi, e procedure quindi, anche differenti tra loro. La soluzione individuata dalla legge e dal Commissario Straordinario appare essere un fatto estremamente positivo. Per quale ragione il Consiglio Comunale non ha provveduto a deliberare in merito?