“CASETTE E … PROMESSE”

Riceviamo e pubblichiamo il contributo:

“Salve Signori , sono Roberto Aureli

Mi sono occupato di Moduli e Case Antisismiche dal 1997.

a.(terremoto Umbria 1997-98 ) 105 Moduli abitativi (sub-appalto) b. (terremoto Aquila 2009) 150 casette MAP in 4 paesi (sub-appalto)

Con 4 squadre (Ditte) esperte, della zona.

Dopo il 24 agosto (Amatrice e Norcia) e dopo il 30 ottobre ( Marche Umbria). Ho visitato tutti principali Comuni del Sisma (e rispettivi uffici comunali ). Lasciato brochure e biglietti da visita. Offerta fornitura di Case legno certificate.(chiavi in mano). Inviate PEC alle amministrazioni di ogni Comune.

Risposte: NESSUNA.

Per chi ancora non lo sapesse, lavoreranno solo le solite imprese .

Per le altre ci sarà forse qualche sub-appalto. Alle condizioni imposte dagli appaltatori.

Con l’aggravante che pagano a fine lavori. E quasi sempre si tratta di piccole ditte artigiane che non hanno i mezzi economici per lunghi periodi. Proprio come è accaduto a L’Aquila, io ne sono testimone diretto.

Mentre frazionando l’offerta a più fornitori con mano d’opera locale, si risolverebbero due problemi: case in tempi rapidi e minore disoccupazione nei luoghi del Sisma..

Ma questo spiazzerebbe molti interessi e relazioni pregresse. Rifletteteci.

Curiosità un poco inquietanti.

In allegato PDF vi trasmetto i 3 contratti 123712381239 che hanno aggiudicato a sette imprese Lotti per 6.000 casette denominate S.A.E. (Soluzioni Abitative in Emergenza)

Di curioso oltre al fatto che gli aggiudicatari sono ” i soliti noti ” c’è da capire perchè tra i sette, non ce n’è uno che faccia Case di Legno.

Si occupano di tutto , di Edilizia di qualsiasi genere (tradizionale) , Strade, Celle frigorifere, fino a servizi ecologici.

Ciò non sarebbe nemmeno straordinario, svolgono né più né meno quella funzione che nel sistema anglosassone viene definita “general contractor”.

Che tradotto in breve, equivale a prendere una appalto per poi ” spacchettarlo” in dieci o più direzioni : Carpenteria – Elettricità – Idraulica – Lattoneria- Pavimentazione- Riscaldamento – Cappotto esterno- Arredo- etc.. Ognuno di questi è un mestiere e una ditta diversa.

Ci si chiede, ma non sarebbe più comodo far fare le case a chi già le fa, utilizzando mano d’opera del posto ? Piccoli lotti, realizzati sul posto, controllati a vista dagli abitanti, e con poche spese logistiche. ( alberghi , mezzi, e spostamenti)

Di inquietante c’è la data degli appalti. 25 Maggio 2016 , cioè tre mesi prima del primo SISMA . No, non si tratta di chiaroveggenza, sarebbe diabolico.

Però salta agli occhi che il governo privilegia LA PREVISIONE alla PREVENZIONE, e questo è sconfortante..

Si affidano appalti per catastrofi prossime venture. e pare che ci azzeccano.

Ora Vediamo come stanno le cose :

Ad oggi, a 5 mesi dal primo sisma, ho visto una trentina di casette in via di consegna. Un pò poche. Davvero non si può fare di meglio? E intanto i terremotati aspettano e…sperano.”