Amara sorpresa per chi, stamane, si è recato presso il presidio locale dei Vigili del Fuoco per la procedura di recupero beni: oggi, 6.1.2017, è uscita una circolare secondo cui per il recupero dei beni (“effetti personali”) occorrerà rivolgersi al Comune presentando un’apposita domanda.
Il recupero dei beni potrà essere fatto solo da ditte incaricate dai privati, a loro spese, e non più dai Vigili del Fuoco.
Le ditte incaricate dovranno redigere un piano di sicurezza.
La disposizione pone drammatici problemi ai terremotati:
- Quali ditte potranno fare i recuperi e a quali costi?
- Che cosa s’intende per piano di sicurezza? Chi lo redige e che cosa deve prevedere?
- Per quale ragione una disposizione così importante non è stata comunicata con grande anticipo?
- Quali saranno, a questo punto, i tempi delle procedure?
Il Comune non è in grado di gestire una tale operazione, e sarà, certamente, un’operazione pasticciata. La decisione ha creato, tra l’altro, figli e figliastri non essendo stata fatta una comunicazione con grande anticipo.
I Vigili del Fuoco sono persone specializzate, con una preparazione specifica e con grande esperienza che danno garanzia e serietà nelle operazioni di recupero.
Che cosa fare?
Gli Amministratori dei Comuni rientranti nel cratere DEVONO PRETENDERE LA REVOCA di un tale provvedimento chiedendo che sia fissato un termine ampio per permettere il recupero dei beni e dei traslochi con il supporto dei Vigili del Fuoco.
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