TOLENTINO (MC): MISURE IMMEDIATE RIPRESA ATTIVITÀ

Nel sito internet del Comune di Tolentino troviamo il seguente avviso che, stante la rilevanza, riteniamo opportuno riportare per l’intero:

“Delocalizzazione attività economiche danneggiate dal sisma. Chiarimenti sul termine di presentazione delle domande

Riguardo l’ordinanza inerente la delocalizzazione immediata e temporanea delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici del 24, 26 e 30 ottobre 2016, si comunica che le domande di delocalizzazione delle attività economiche danneggiate devono essere presentate all’Ufficio speciale per la ricostruzione all’indirizzo di posta certificata regione.marche.usr@emarche.it o spedita al seguente indirizzo: via Gentile da Fabriano n. 9 – 60125 Ancona.

Si specifica che il termine di 15 giorni per la presentazione delle istanze non appare rivestire carattere perentorio. Quindi, come confermato anche dalla Confcommercio che ha sollevato la questione, che non c’è un termine perentorio per la presentazione delle domande e per la relativa predisposizione del materiale richiesto.

L’ordinanza interessa il quadro generale delle misure volte a consentire, attraverso la loro temporanea delocalizzazione, l’immediata ripresa dell’attiva produttiva di imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche che hanno sede a Tolentino o comunque nei comuni danneggiati dal sisma.

La delocalizzazione riguarda le attività ubicate in edifici che risultano oggetto di sgombero totale a seguito di verifica di agibilità tramite schede Aedes o Gl-Aedes. L’articolo 4 dell’ordinanza specifica anche che i soggetti legittimati possono provvedere all’acquisto o al noleggio di macchinari e attrezzature aventi le stesse caratteristiche di quelle distrutte o danneggiate in modo irreversibile, necessarie per assicurare il mantenimento della capacità produttiva. Inoltre si può anche provvedere alla realizzazione degli impianti di base (elettrico, idrico, di condizionamento) o all’adeguamento di quelli esistenti per renderli funzionali all’attività da delocalizzare.

La richiesta di delocalizzazione resa nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà deve essere corredata da perizia asseverata redatta da un professionista abilitato contenente, tra le documentazioni richieste, anche: le caratteristiche tecniche e dimensionali dell’edificio distrutto o gravemente danneggiato con attestazione della riconducibilità causale dei danni subiti dal sisma; l’illustrazione in dettaglio dei danni subiti dall’edificio, nonché di quelli subiti dai macchinari, dalle attrezzature e dalle scorte con descrizione del programma di riacquisto e/o ripristino; la descrizione delle attività svolte dall’impresa o dal comune che chiede la delocalizzazione; la descrizione dell’edificio ove l’impresa intende de localizzare la propria attività con indicazioni sulla sua ubicazione, della dotazione impiantistica e delle caratteristiche tecniche, ecc; la descrizione degli eventuali interventi necessari per adeguare e rendere funzionale, anche dal punto di vista impiantistico, l’edifico preso in locazione o temporaneamente realizzato.

Per gli interventi di delocalizzazione il rimborso mensile massimo ammissibile, per la durata della locazione fino al ripristino o ricostruzione dell’edificio preesistente, è pari al canone medio di locazione determinato nella perizia asseverata, tenendo conto delle valutazioni di mercato. Per gli interventi di delocalizzazione il rimborso massimo ammissibile per la realizzazione della struttura temporanea sul lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti ovvero nelle aree attrezzate poste a disposizione dalla Regione è pari al minor importo tra il costo dell’intervento quale ricavabile dal computo metrico estimativo ed il costo convenzionale determinato in misura di euro 280/mq. per una superficie equivalente a quella dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto, come indicata nella perizia asseverata.

In tutti i casi di delocalizzazione, inoltre:

per gli interventi su macchinari, attrezzature ed impianti, volti a ripristinare la piena funzionalità dell’impresa, il rimborso è pari all’80% del costo indicato nella perizia asseverata;

per il ripristino delle scorte il rimborso è pari al 60% del valore di quelle distrutte o danneggiate, come attestato nella perizia asseverata.

In tutte le ipotesi di delocalizzazione, le spese sostenute per il trasloco di macchinari e attrezzature sono rimborsate nel limite dell’80% dei costi documentati.

Le spese tecniche documentate sono in ogni caso rimborsate nel limite del 5% del costo delle opere eseguite.

Il rimborso è in ogni caso determinato al netto dell’eventuale indennizzo assicurativo già percepito dal richiedente o in corso di determinazione.

Tutti gli interessati possono scaricare il testo completo dell’ordinanza sul sito del Comune di Tolentino e trovare tutte le indicazioni utili per la presentazione della domanda.”